Anche
se classificato come fiore "secondario" nel gergo dei
fioristi, chi saprebbe resistere al tenue fascino di questo fiorellino
così apparentemente fragile?
La sua forma morbida, per la quale l'infiorescenza del suo capolino
si piega dolcemente ad arco sembrando voler ricadere verso il basso,
gli conferisce una grazia delicata. Il suo aspetto ricorda un poco
la porcellana.
Insomma, è un fiore elegante, ma non troppo, caratteristico
ma non appariscente né esuberante: adatto ad essere impiegato
negli addobbi di nozze, soprattutto nei bouquet, dai più
tradizionali ai più insoliti.
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La
Freesia permette anche di giocare su una notevole variazione di
colorazioni poiché si trova nei colori del bianco, del giallo,
del viola, del rosa, del rosso, del marrone, dell'arancio e anche
bicolore.
Inoltre esiste in tre varietà: a fiore singolo, a fiore doppio
e a fiore semidoppio, ed ha una buona durata.
Il genere Freesia prende il nome dal medico tedesco Fr. Freese,
un compagno di studio di Chr. Fr. Echlon (1795-1868), scopritore
di questa e di tante altre piante nell'area del Capo di Buona Speranza.
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