Preromanico e stile decorativo
NOZZE
Altari
Oratorio
di San Giorgio di Pieve di Guastalla
L'Oratorio
romanico di San Giorgio è storicamente legato alla Basilica
di Pieve di Guastalla, sorta nell'VIII secolo, che si trova ad un chilometro
di strada. L'Oratorio, dipendente dalla chiesa madre, ha le caratteristiche
di chiesa cimiteriale denotate dalle tre lapidi poste nel pavimento interno
che vogliono richiamare il cimitero che stava appunto attorno alla chiesa.
Le prime notizie storiche sicure si hanno da un documento dell'anno 903
riportato dal grande storico Ludovico Antonio Muratori. Altro riferimento
esplicito si ha in un documento riportato da Ireneo Affò nella
"Storia della città e del ducato di Guastalla" del 18
febbraio 1039.
Da queste notizie (e da altre non riportate) si deduce che la chiesa di
San Giorgio all'inizio del X secolo esisteva già e che pertanto
la si può ascrivere a quel periodo di transizione in cui si venne
formando tutta la cultura romanica e, quindi, le varie espressioni artistiche,
soprattutto architettoniche.
La chiesa,
per le sue modeste dimensioni (metri 21 x 10,5 all'interno), è
un raro esempio di basilica preromanica.
Ha la pianta a tre navate con tre absidi, delle quali le due minori
sono cieche e la maggiore presenta tre finestre a doppio strombo
simmetricamente disposte rispetto all'asse longitudinale della chiesa.
La navata centrale, che è più alta delle laterali, è
da queste divisa da due ordini di colonne in muratura con capitello
cubico senza fregio, e sovrastanti arcate a tutto centro.
La facciata, i muri laterali e le absidi, in muratura di notevole spessore,
presentano lesene e contrafforti tondi sul prospetto e a
sezione quadrata sul fianco che conferiscono alla costruzione un severo
aspetto di dignitosa ed elegante possanza.
Il monumento nel prospetto, nei fianchi e nelle absidi minori è
coronato superiormente da archetti pensili di spessore costante,
mentre nell'abside centrale gli archetti accompagnano l'estradosso del
semicatino, dando luogo a cavità di spessore variabile che lasciano
vedere la struttura del semicatino stesso.
Facciata
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La
copertura, che sulla navata centrale è sostenuta da incavallature
di legno (o capriate), si compone di un tavolato e di sosvrastante
manto di tegole a canale; sulle navate laterali invece il manto di
tegole ed il tavolato appoggiano su semplici travicelli pure di legno.
Il campanile, che insiste sulla navata laterale sinistra, è
stato aggiunto nel secolo XV: è massiccio, alto appena
13 metri, presenta sui quattro lati della cella campanaria quattro
monofore a tutto sesto, è assolutamente privo di scale ed ha
dimensioni esagerate nei confronti della piccola basilica.
La chiesa ha taluni particolari degni di nota dal punto di vista statico
e architettonico. Solidissime si presentano le corte e massicce colonne
che delimitano nell'interno la navata centrale e portano il peso della
muratura sovrastante. Caratteristiche sono l'irregolare dislocazione
delle finestre, la loro diversa forma e le loro diverse dimensioni.
Il pavimento è ricostruito, ma i lastroni di pietra
di Sarnico sono materiale di recupero della Guastalla gonzaghesca
del '500.
L'altare centrale è di nuova costruzione con una grossa
mensa tutta di un pezzo in pietra di Sarnico.
Le finestre sono state dotate di alabastri di Volterra, che
sono una caratteristica delle chiese romaniche del medioevo. |
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Presbiterio
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Lo
stile L'allestimento floreale nella zona del presbiterio
è stato realizzato interamente in stile decorativo
e nei colori bianco e verde. Comprende complessivamente cinque composizioni
passive e due composizioni decorative a gruppi.
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Materiali
floreali
Anthurium
Rosa "Akito"
Dendrobium
Ornithogalum
Hedera
Monstera
Arachniodes adiantiformis o Rumohra (Felce cuoio)
Asparagus umbellatus
Aspidistra
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La
disposizione Una decorativa passiva è collocata
dietro la seduta degli sposi e realizza un riempimento visivo al
centro in prima posizione. Lo sguardo è portato successivamente
ai lati dove troneggiano, elevate su due alti bracieri in ferro battuto,
le due grandi decorative a gruppi che visivamente incorniciano
l'altare maggiore e alleggeriscono la pesante e massiccia struttura
delle colonne alle quali sono addossate. Sull'altare maggiore,
una discreta composizione passiva collocata a sinistra interrompe
la simmetria, ripristinata subito dopo dalle tre composizioni passive
in corrispondenza delle finestrelle monofore dell'abside.
La disposizione delle composizioni floreali è pressoché
interamente simmetrica, ad eccezione della passiva collocata sull'altare
maggiore nella parte di sinistra, la quale trova però un completamento
simmetrico nei due grandi ceri affiancati sulla destra.
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Complessivo frontale
Complessivo
laterale da destra
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Passiva
abside (sinistra) |
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Passiva
abside (destra)
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Passiva
abside (centro)
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